lunedì 21 dicembre 2015

Quel 31 agosto


Era il 31 agosto del 2014,quando ebbi la brillante idea di andare a correre un lungo,dopo 8 fatidici anni di stop forzato per fare la mamma…non che adesso abbia smesso di farla,sia chiaro,ma ho deciso di ritagliarmi un piccolo spazio tutto per me,in una società che ti porta a correre sempre per qualsiasi cosa…
Ebbene quella mattina,mio marito si era andato ad allenare con un un suo amico,al suo rientro mi dice…dato che dobbiamo andare a pranzo dai tuoi perché non parti adesso,erano le 10 del mattino,e non vai da loro correndo?
Io un po sbigottita lo guardò e accetto la sfida!!
Infilo canotta,pantaloncini corti,scarpe e marsupio per il cellulare,non si sa mai che mi non riesca ad arrivare e mi serve il soccorso..
Carica e convinta,lo lascio con i nostri bimbi con mille raccomandazioni,istruzioni per l'uso su dove sono i vestiti e dove sono i pannolini del piccolo,dove è il mio cambio e via chiudo la porta dietro di me e intraprendo l'avventura!
A 10 km da casa,ho un tarlo tipo grillo parlante che mi ripete:ma sei matta,ma chi te lo ha fatto fare,ma sei fuori…“
Non lo ascolto e proseguo per la mia strada,anche lentamente ma proseguo…erano lontani i tempi dove correre con velocità e ritmo senza sentire nessun dolore era un vero piacere..quello più che piacere era una lenta agonia che però volevo portare a termine per me stessa..e chissà forse per un qualcosa o un qualcuno che non ho mai potuto vedere ma ho sentito con me sempre dal primo giorno..
In tutto il tragitto,ma soprattutto quando veniva a mancare la forza fisica,ed il gesto atletico non era più fluido ma arrancante tipo passo dell'elefante,mi ripetevo Nicolò e Angioletti della mamma…uno perché è un guerriero dalla nascita e gli altri perché non li ho mai visti…poi come non pensare a Matteo e Marco i miei campioni,i miei abili aiutanti…loro sono stati la mia forza!!!!
A pochi chilometri dalla casa dei miei genitori sento avvicinarsi una macchina,lo so ne ho sentite tante,questa però è diversa,si avvicina e mi dice se ho bisogno…mi giro e chi vedo?
Mio marito!!!piuttosto che mollare striscio mi ripeto..
Ed i miei tre meravigliosi bambini!!!
Ancora poco e arrivo a destinazione!!!!
Che dire ho fatto 26 km in 2 ore e 30 o poco più,con corsette di mezz'ora durante la settimana e dopo 8 lunghi anni di fermo!!!
Ero strafelice,distrutta ma strafelice!!! Senza l'imbeccata di mio marito non avrei mai trovato il coraggio di provarci e di fare un certificato medico per iscrivermi ad una società sportiva e poi incominciare a gareggiare!!!
Questo è stato solo l'inizio di un'avventura che sta continuando,di una passione mai persa ma ritrovata,e che mi ha fatto capire che essere mamma non significa rinunciare a qualcosa,sicuramente ci sono limiti,non sempre si può andare perché ci sono priorità ma si può fare!!!!

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